Aveva ragione Steve Jobs…
Le parole di Steve Jobs, anima di Apple, erano molto chiare: se il lavoro non ti stimola più, è arrivato il momento di cambiare. Questo cambiamento-nuovo-stimolo non deve solo interessare l’imprenditore, ma anche le persone che lavorano con lui.
L’imprenditore e il manager devono saper distinguere il valore della parola “responsabilità” dalla parola “colpa”. Con la responsabilità si è disposti a imparare dai propri errori, si è disposti a porvi rimedio. Con la colpa si passa al ruolo di vittime e ci si chiude al mondo, oppure si passa dalla parte dei carnefici e si diventa aggressivi verso tutti, soprattutto verso chi ha subito in realtà un torto. La colpa, e vivere il senso di colpa, conducono a essere passivi e a essere ricattabili. Solamente la responsabilità porta all’azione costruttiva, solamente il senso di responsabilità permette di costruire su tutte le macerie. Riconoscere con responsabilità i propri errori, permette di porvi rimedio: questa è l’unica soluzione costruttiva per sé e per l’area su cui si ha influenza.
Molti imprenditori “responsabili” mettono passione nelle cose che fanno, il loro lavoro è come un gioco e continuano a crearlo e a rinnovarlo infondendo vita all’azienda. Quando scompare “la voglia di fare e di creare”, anche l’azienda ne risente. Se la risposta alla domanda “Il lavoro che faccio mi stimola ancora?” è no, allora è arrivato il momento di cambiare qualcosa, non ultimo inserire nel gioco nuove persone con nuove visioni che abbiano voglia di giocare a far crescere l’azienda. Senza dimenticare mai che gli imprenditori hanno il compito di “ri-stimolare” non solo se stessi, ma anche le loro persone, condividendo la passione, motivando i team. Solo così l’azienda cresce e il lavoro viene eseguito al meglio.
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Testo liberamente tratto da “5 modi efficaci per crescere-Dalla customer care al customer service”, Donatella Rampado, FrancoAngeli, 2011