ARTE, BUSINESS ED ETICA
UN NUOVO RINASCIMENTO DELL’ARTE, DEL BUSINESS E DELL’ ETICA: È DAVVERO POSSIBILE?
Quando si parla di “Rinascimento”, è inevitabile fare riferimento alla potenza dirompente dell’arte, della cultura, delle invenzioni e del commercio che hanno trasformato per sempre la concezione dell’uomo e della sua esistenza.
Il 7 di ottobre Tavola Rotonda “Dont’ t Worry be kind” – La gentilezza come nuova utopia.
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PARTIAMO DA UN’ISPIRAZIONE STORICA: il Rinascimento
Una vera e propria rinascita, partita dall’Italia e sviluppatasi in Europa tra la fine del Trecento e la prima metà del Cinquecento che si configurò come lo spartiacque tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’Età moderna.
Infatti, il Rinascimento viene definito il “Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione consapevolmente filologica dei classici greci e latini, dal rifiorire delle lettere e delle arti, della scienza e in genere della cultura e della vita civile e da una concezione filosofica ed etica più immanente”
Non solo, il porre attenzione alle capacità umane e donare importanza all’arte e alle scienze, fu la naturale conseguenza di una rivalutazione dell’esistenza, ora considerata immersa nell’immanenza e nell’empirismo.
IL RUOLO DELL’UOMO:
Il Rinascimento è legato all’Umanesimo. Dopo i secoli bui del Medioevo ecco che si assiste, in epoca rinascimentale, alla nuova percezione della figura dell’essere umano. L’uomo è un individuo unico nell’universo in grado di determinare la propria sorte, la propria vita e di affermarsi nei vari campi esistenziali.
Un periodo di dibattiti e confronto tra i diversi punti di vista e fiducia nel libero pensiero.
Si restituisce all’essere umano quella dignità che l’oscurantismo del medioevo aveva negato. Artisti, filosofi, scienziati, scrittori collocano ora l’uomo al centro di tutto. Valori come la creatività, l’intelligenza, l’altruismo e la libertà vengono osannati e messi costantemente in risalto, in diversi ambiti. Basti pensare alla celebre frase “faber est suae quisque fortunae” (ciascuno è artefice della propria sorte) che Sallustio attribuisce ad Appio Claudio Cieco. La dignità dell’uomo consiste nel costruire da sé il proprio destino nel mondo.
Molte le invenzioni, ne cito solo alcune:
- La stampatrice per stampare i giornali
- Il primo termoscopio, un dispositivo in grado di differenziare i cambiamenti di temperatura da freddo a caldo.
- La bussola
- Il microscopio
- L’ orologio da tasca
Il termine “rinascimento” fu usato per la prima volta da Jacob Burckardt nel 1860, prima di lui Giorgio Vasari che per descrivere i cambiamenti e le novità che si verificarono a partire dal trecento, usò il termine rinascita.
Gli artisti rinascimentali si sentivano legati alla civiltà classica e consideravano il medioevo un’età di decadenza.
L’arte scoprì la prospettiva e questa fu una grande rivoluzione.
La nascita della prospettiva fu un elemento determinante per la differenziazione delle opere soprattutto pittoriche del periodo tardo gotico da quelle del primo rinascimento. Gli artisti umanisti riscoprono il mondo classico, come base su cui costruire un nuovo modello di cultura, capace di dar vita a un mondo in cui l‘uomo occupa il posto centrale.
Uomo e universo sono in armonia totale ed esprimono al massimo le proprie capacità e virtù.
OGGI È DAVVERO POSSIBILE UN NUOVO RINASCIMENTO?
L’idea della cultura rinascimentale che vuole l’uomo al centro della sua esistenza empirica e in armonia con il mondo, è oggi ripresa da diversi movimenti intellettuali.
Parlare di Rinascimento oggi, a ben guardare, è più innovativo che mai.
Molte, infatti le associazioni e i movimenti culturali che lo stanno promuovendo.
RINASCIMENTO ED ECONOMIA
L’economia europea era in ripresa e la popolazione ricominciò a crescere dopo la crisi del XIV secolo. La produzione agricola e artigianale aumentò ed il commercio, grazie alle scoperte geografiche, assunse dimensioni mondiali.
Nacque così il Capitalismo.
Come sempre si possono osservare gli aspetti positivi , gli aspetti negativi e le varie conseguenze.
Noi di Assosinderesi non siamo i primi della classe, anzi tendiamo ad essere molto pratici. Abbiamo quindi deciso nel prossimo evento di creare una tavola rotonda in cui Arti e Mestieri si incontreranno e dibatteranno su un tema apparentemente SEMPLICE La “Gentilezza”
7 DI OTTOBRE ORE 17,00 A MONZA
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A presto
Donatella Rampado