Cambio vita –
Nella vita, spesso, i cicli si chiudono, per dare modo a nuove opportunità di aprirsi e di riorchestrare la rotta con sempre maggiore consapevolezza e aumentata visione. Quindi cambio vita e vi racconto perchè l’ho fatto e come è avvenuto.
Avevo già vissuto in passato questa esperienza, e ora, nuovamente, la strada svolta.
Le fasi di svolta e cambiamento nella mia vita professionale in sintesi sono state:
- Aver lavorato in una multinazionale tedesca e decidere di lasciare il “posto sicuro” per fondare un tipo di società che negli anni 90 era decisamente una novità.
- Dopo aver fondato la mia società di door to door ed averla posizionata fra i vertici del settore, decido di venderla al miglior concorrente mantenendo la sicurezza lavorativa a tutti i collaboratori, per dedicarmi a due nuovi progetti: diventare mamma e fondare la mia società di consulenza e formazione e scrivere il mio primo libro “SelfBrand, fai di te stesso un autentico Brand”
- Esperienza felice ed entusiasmante quella con A.R.C. Consulting, società specializzata nella consulenza e nella formazione rivolta alle aziende che mi ha visto operare anche grazie alla collaborazione con enti quali Assolombarda, Assoservizi, Confindustria, Ecole ed altri con aziende micro, medie, grandi, grandi multinazionali e strat up vedi anche sito SelfBrand .
Sono gli anni che mi hanno permesso, tra le altre cose, di pubblicare alcuni libri, di interessarmi al sociale, tema a me molto caro, e di dedicarmi per esempio ai temi di genere, collaborando anche con gli enti attivi sul territorio monzese e lombardo.
Oggi chiudo e cambio vita anche se solo formalmente l’esperienza di A.R.C. Consulting: in realtà, le competenze e le conoscenze che ho acquisito vengono “travasate” interamente in Ristopiù Lombardia SpA. Questo collegamento non deve stupire: già da diversi anni, infatti, ero presente nell’azienda di Varedo (MB) specializzata nella commercializzazione di Food&Beverage per il settore Horeca e ricoprivo il ruolo di responsabile delle Risorse Umane e come autrice di diversi articoli, ve ne segnalo uno , come esempio sul CEC (Chief executive customer)
Adesso tutto si rinnova e si amplia: non solo Ristopiù Lombardia può usufruire della mia conoscenza sui temi della formazione, e trasferirla alle proprie aziende clienti, ma io stessa posso dedicarmi con rinnovato entusiasmo a ciò che mi è più caro: la gestione e formazione delle risorse umane.
Il mio ruolo all’interno di Ristopiù Lombardia si è progressivamente allargato e oggi comprende diverse attività. Quella che mi sta maggiormente a cuore riguarda certamente la selezione delle risorse e il loro inserimento in azienda. Allo scopo ho ideato e brevettato un Percorso Formativo, che ho chiamato “JOB ROUTE”, che prevede che l’inserimento in azienda di una nuova figura segua una serie di step, tutti codificati. Nel “faldone personale” che viene fisicamente consegnato, la persona in fase di inserimento trova il programma formazione ed il programma dettagliato delle azioni – organizzate e divise per area – che lo porteranno a conoscere l’azienda, la propria mansione ed i colleghi. Inoltre, sono previste verifiche incrociate e test di valutazione per far sì che il percorso sia efficace e tracciato.
Sempre a mia cura è la predisposizione del mansionario che riguarda ogni professionalità presente in azienda. Mi occupo anche della verifiche di un sistema di KPI: ogni persona di Ristopiù viene valutata sulla base di parametri trasparenti. Questo sistema è volutamente all’insegna della correttezza, in quanto non misura i soggetti sulla base di atteggiamenti o simpatie, ma sulla reale attività svolta dai collaboratori e dai risultati ottenuti.
Apprezzo tantissimo che l’azienda abbia sposato questa strategia complessiva legata alle Risorse Umane: la proprietà ha deciso di investire nella formazione – considerando che per il primo mese i nuovi inseriti seguono questo percorso, sono dunque un costo iniziale che non genera altro se non competenza – e ingloba nel progetto tutte le aree aziendali, accettando di traghettare davvero le persone nel futuro ed il SelfBrand di ognuno ne viene fortificato facendo davvero vivere un armonia con il Brand positioning aziendale.
Per fare in modo che vi sia un’armonia di conoscenze che attraversano tutta l’azienda, mi dedico infine anche alla formazione (rivolta alle singole aree) che ritengo un punto focale. Ritengo infatti che le aziende che non fanno crescere i propri collaboratori non creano il proprio futuro.
Recuperare ciò che è importante. Avere nuove visioni
Il lato entusiasmante di questo lavoro multiforme è la possibilità,
che mi è stata garantita, di poter disseminare la mia conoscenza, ossia di poter formare altre persone che un domani mi potranno aiutare nell’area del mio focus storico: Selfbrand.
Non è una questione di età, o del semplice passaggio di competenze. C’è, a mio parere, e certamente in riferimento alla mia persona, qualcosa di più. La formazione di un junior non è “formazione tout court”: è l’esplicitazione di una consapevolezza che corrisponde esattamente al momento che sto vivendo.
Come accennavo all’inizio, infatti, ogni esperienza che ho vissuto in passato – come donna e imprenditrice – è stata fondamentale e fondante. Da giovane volevo affermare le mie capacità: diventare imprenditrice era la naturale conseguenza di questo obiettivo. Successivamente ho voluto dedicarmi alla famiglia, e la consulenza è stato lo strumento più consono, per gestire il tempo in maniera efficace e rispondente ai miei nuovi bisogni.
Quello che sto vivendo ora è il tempo della sicurezza: niente deve essere più dimostrato, posso concentrarmi su ciò che possiedo, a livello di intangibile, e posso anche “restituire” la mia ricchezza di sapere agli altri, alla comunità.
Forte di questa nuova consapevolezza, mi fa anche piacere ritrovare del tempo per me – grazie alla possibilità di delegare sempre di più – e di poter acquisire una visione più “leggera”, anche del business.
Mi scopro, ogni giorno, ri-appassionata a temi a cui dedicavo una parte minima del mio tempo: penso per esempio all’organizzazione di eventi culturali, di taglio sociale o di supporto alle start-up in forma gratuita, oppure allo spazio che posso adesso dedicare alla creatività pura (ho ripreso a disegnare con la tecnica del verbo e delle immagini), che finalmente può fluire senza costrizioni di sorta.
Vedo in questo solco il mio futuro, libero e liberante.
“Sii il cambiamento che vorresti veder avvenire nel mondo” (Mahatma Ghandi)