Come individuare i falsi profili, parte due. Se avete letto “come individuare i falsi profili, parte 1” vi sarete resi conto se avete a che fare con un falso profilo oppure no. Per aprire una pagina facebook serve avere un indirizzo email. Certo creare un indirizzo email fasullo è semplicissimo, anche se bisogna fornire un secondo indirizzo email, che potrebbe essere anche quello aperto per l’occasione. Non è quindi facile sapere chi c’è dietro ad un indirizzo email. Tuttavia, con un po’ di ricerche e fortuna è possibile.
Per iniziare è possibile verificare se l’indirizzo email è valido e se esite grazie ai seguenti motori di ricerca:
- Pipl, a mio avviso è il migliore, oltre a verificare se l’indirizzo email è veritiero fornisce collegamenti come pagine facebook, linkedin, siti, foto ecc.
- altro sito interessante è Rapportive (da scaricare come estensione di gmail) Rapportive ha modo di trovare tutti i profili social di Facebook, Twitter, LinkedIn e Google+ associati all’indirizzo email digitato oltre che il relativo nome utente su Skype.
- Alcuni siti di ricerca stranieri permettono di arrivare fino all’id number, in pratica all’identificazione di chi ha creato l’email. In Italia non sono ammessi per violazione della privacy e quindi altamente sconsigliati.
Se si desidera realmente indagare su una persona, bisogna munirsi di pazienza ed iniziare la ricerca usufruendo di tutti i tools che internet propone. Ovviamente con scopi legali e leciti.
Altri modi per trovare ed identificare qualcuno sul web sono:
- Google – cercando il nome di una persona tra virgolette su Google (es. “Donatella Rampado”) si riescono ad ottenere molte informazioni sulla persona (immagini, articoli, ed altro) .
- Pagine Bianche – Si tratta di una versione web delle pagine telefoniche con una speciale funzione che permette di trovare informazioni su una data persona partendo dal suo nome.
Siamo sempre appassionati di numeri e quindi avere oltre 1000 contatti potrebbe sembrare di valore. In realtà tutti sanno che gli “I like” e i “follower” possono essere comprati. Quindi, anche se vi può sembrare “triste” periodicamente andate a cancellare follower falsi e amici falsi, anche questo è un modo per proteggere la propria web reputation. Della serie “meglio pochi, ma buoni”
Il disturbatore o il falso profilo possono essere segnalati a Facebook così come il commento o il post indesiderato. Le persone indesiderate vanno cancellate/bloccate su ogni profilo social., non basta farlo una volta. Per ulteriori indagini meglio rivolgersi ad esperti informatici e per situazioni di grave violazioni di privacy e reputazione consiglio di rivolgersi alla polizia postale.
Nel mio ultimo libro “SelfBrand L’evoluzione” edito da Franco Angeli dedico un intero capitolo a questo aspetto di protezione e vi cito una frase per esprimere ciò che penso in merito ai falsi profili usati come – parte uno – del mio articolo: “Gli invidiosi sono afflitti il doppio degli altri: infatti infatti non solo soffrono per i propri mali come gli altri, ma anche per i beni altri” (Plutarco)