Le donne di Dante
di Sonia Giovannetti
Tra le innumerevoli iniziative in tutta Italia promosse per ricordare i settecento anni dalla morte di Dante non potevo non ascoltare il bisogno che avverto di riflettere sul prezioso, quanto insostituibile, patrimonio linguistico – appartenente a tutti gli italiani – che egli ci ha lasciato, soprattutto in considerazione della meraviglia, l’unicità e l’universalità della sua ispirazione poetica.
Specialmente in questo momento di buio per l’emergenza legata al Covid, ancora una volta il sommo poeta mi viene, e ci viene, in soccorso per uscire a “riveder le stelle” e ridare luce alla speranza, confortati anche dall’orgoglio di assistere all’espansione della lingua e della cultura italiana nel mondo.
Anche per lo studio della nostra lingua e per la sua diffusione dovuta al prestigio dell’opera di Dante, proporrò il mio contributo, dal titolo: “Le donne di Dante”, per poi dare la parola alla presentazione del libro del Prof. Orazio Bologna: “La Divina Commedia. Cento terzine”, dove si metterà in risalto l’ambiente storico-cuturale e l’aspetto filosofico e teologico di Dante partendo dal tema del “viaggio”.
Stimolata dall’idea del viaggio, affronterò il cammino di Dante sotto il profilo intimo e personale del suo intenso e complesso rapporto con l’amore terreno (mirabilmente rappresentato nel celebre sonetto “tanto gentile e tanto onesta pare”) e con le donne che lo hanno accompagnato, alle quali il poeta mostra, secondo i canoni dello Stil Novo, “il cor gentile” come fondamentale approccio all’amore da parte dell’uomo, che guarda alla donna come creatura celestiale e superiore.
SAVE THE DATE 10 aprile alle ore 17,00 in diretta on line Assosinderesi per la rubrica "Ti presento una penna" presenterà la Dott.ssa Sonia Giovannetti che svilupperà il tema :"Le donne di Dante"
La donna per gli stilnovisti è infatti depositaria di tutte le virtù e infonde nel cuore dell’innamorato una propensione spirituale di sapore mistico, a Dante ispirata, già dal suo primo incontro con Beatrice, dal “nobilissimo, umile e onesto, sanguigno” colore del suo vestito, lo stesso che si conveniva anche ai santi e ai beati. Quella di Dante è stata dunque, come ci racconta la “Vita Nova”, una “vita rinnovata dall’amore” per Beatrice, amata anche dopo la morte della giovane e fonte per lui di ispirazione anche riguardo a temi diversi da quello amoroso. Il mio viaggio nelle “donne di Dante” riguarderà ancora altre donne, come sua figlia Antonia fattasi suora, che lo hanno coinvolto sia sotto il profilo dell’amore carnale – praticato anche durante il matrimonio con Gemma Donati – sia come simboli di altro valore, che il poeta ha descritto nella Divina Commedia.
Nell’opera di Dante ogni personaggio femminile, oltre a Beatrice regina del Paradiso, è protagonista di una vicenda esemplare, ad iniziare da Francesca da Rimini, posta tra i “dannati” del V canto dell’Inferno, a Pia de’ Tolomei nel Purgatorio, a Piccarda Donati nel Paradiso, e proseguendo con le donne dei miti greci, quelle della Bibbia e la più importante in assoluto: la Madonna, benigna e misericordiosa, che concederà a Dante la grazia di conoscere Dio – l’alta luce che da sé è vera – portando così a compimento il suo viaggio iniziato per amore di Beatrice.
E “Quinci rivolse inver’ lo cielo il viso”.