Humor e Ironia servono al marketing

Il marketing dell’ironia può rafforzare la Brand Reputation e salvare l’immagine in situazioni di disagio.
L’ironia E’ una qualità celebrata fin dalla notte dei tempi, che da sempre attrae e suscita ammirazione. Se ne sono accorti celebrità cinematografiche, opinion leader televisivi, sportivi e sopratutto aziende, che sempre più spesso puntano sull’(auto) ironia per conquistare consensi e popolarità.

Pensate a star del calibro di Woody Allen, il cui humour è diventato un marchio di fabbrica, Luciana Littizzetto che ha fatto sorridere tutta l’Italia quando si è vestita da Farfalla ( http://www.televisionando.it/foto/luciana-littizzetto-vestita-da-farfalla-a-sanremo-2013_4957_8.html)  o a Marilyn Monroe, diventata un mito non solo per la sua bellezza, ma anche per la sua pungente ironia. Accusata spesso di essere una ritardataria, la diva, che agli esordi era stata protagonista di un calendario dal successo strepitoso, disse:  «I’ve been on a calendar, but never on time» («Sono stata su un calendario, ma mai puntuale»). L’esempio forse più rappresentativo è fornito dal Presidente Barack Obama che fa le boccacce provando un discorso e facendosi dei Selfi Stick https://www.youtube.com/watch?v=YAEEOIT2eqM

IRONIA E HUMOR CONQUISTANO IL MARKETING

Sempre più aziende hanno deciso di adottare questo approccio, passando dalla classica pubblicità che evidenzia le qualità del prodotto, a quella che addirittura lo prende in giro, diventando virale e creando, in alcuni casi, dei veri e propri tormentoni. Un esempio famoso è costituito dalla campagna Maxibon, con al centro, in chiave naturalmente ironica, le ossessioni di marketing all’interno dell’azienda. vedi https://www.youtube.com/watch?v=C2qJODr43P0&nohtml5=False

Altro esempio interessante è lo spot di Treni Italia e dei riconosciuti ritardi https://www.youtube.com/watch?v=SSsLZpeF1J0

Lo scopo non è solo creare una pubblicità che catturi e colpisca, in mezzo a milioni di altre, ma anche instaurare con il pubblico e i potenziali clienti un legame più intimo, rendendo l’azienda più familiare e “simpatica”. L’autoironia però ha anche un’altra funzione, quella, preziosissima, di riparare ad eventuali errori che hanno portato a un calo di popolarità e a un danno di immagine.

Come quello, enorme, che dovette fronteggiare, anni fa, la Mercedes. La monovolume di lusso “Classe A”, infatti, il cui lancio era molto atteso, in un test drive, in curva ad appena 60 chilometri orari, si era ribaltata. Un colpo per l’azienda tedesca, che però reagì. Non solo tornò sul mercato con un dispositivo che rendeva la Classe A estremamente sicura, quindi migliorando concretamente la qualità del prodotto, ma rese l’auto protagonista di una serie di pubblicità vincenti, il cui slogan era “incollata alla strada”. La Mercedes ammise le proprie responsabilità, evitando così una devastante causa legale e riabilitò la propria immagine grazie ad autoironia e trasparenza.

La libertà comincia dall’ironia.
(Victor Hugo)