Scienza della felicità applicata al lavoro per pratiche di welfare ispirate e guidate da una strategia organizzativa coerente e da un proposito forte.
Di Ilaria Santambrogio, founder di Human RealizatiON, esperta di Scienza della Felicità e di Natura applicata al lavoro.
Siamo sicuri che i modelli organizzativi sui quali abbiamo costruito l’attuale mondo del lavoro siano gli unici possibili ma soprattutto i più adeguati per garantirci un futuro in una realtà in continua evoluzione e trasformazione?
Basti aprire Linkedin per cogliere molti messaggi di “stanchezza” e di desiderio di nuovi approcci e metodologie in ambito di management e leadership (cosa fare per essere un buon leader, perché i dipendenti lasciano le aziende, l’importanza dei soft skills, etc…). Oppure si noti come diventano subito popolari alcuni articoli che parlano di storie aziendali positive, di inclusione e di rispetto come se fossero cose rare e pertanto molto ricercate.
Sembra proprio che la vera credenza da rompere sia che non sappiamo immaginare la possibilità di costruire realtà diverse, basate su principi differenti da quelli a cui siamo abituati pur sapendo che il livello di stress negativo a cui le persone e le organizzazioni sono sottoposte sta rendendo il sistema insostenibile.
Entriamo quindi nel merito di un possibile cambiamento partendo dal capire meglio che cosa è la Scienza della Felicità e delle Organizzazioni Positive.
La Scienza della Felicità è una disciplina nata dalla convergenza di scienze consolidate (psicologia positiva, biologia, fisica quantistica, economia), ricerche di frontiera (medicina integrata o in campo spirituale) filosofia e discipline orientali. Inoltre, la Felicità è una competenza e può essere allenata. Ha a che fare con il modo in cui utilizziamo le nostre risorse interiori per affrontare ciò che ci accade.
L’applicazione degli studi della Scienza della Felicità in ambito organizzativo determina i fondamenti della Scienza della Organizzazioni Positive volta a costruire ambienti di lavoro dove le persone possano fiorire e generare risultati che superano le aspettative.
Gli studiosi di Organizzazioni Positive confermano che quando le persone sono orientate a un bene superiore tendono a unirsi, a trascendere gli interessi personali e a sacrificarsi per il gruppo.
L’Organizzazione Positiva è un modello culturale che si fonda sulla consapevolezza che l’azienda è un sistema complesso e adattivo che si modifica costantemente attraverso le interazioni interne ed esterne.
Le quattro dimensioni di questo modello sono:
- le org + fanno dellaFelicità una strategia organizzativa coerente
- le org + sostengono e sviluppanoleader consapevoli del proprio scopo, che vivono il ruolo come servizio agli altri e hanno una propria routine del benessere.
- le org + disegnano ed implementanostrutture, processi e pratiche (welfare) che generano benessere e felicità
- le org + promuovono unacultura organizzativa guidata da un proposito ancorato a finalità collettive e capace di generare un impatto sociale ecologico e di promozione del
Se non si genera coerenza in tutte le quattro dimensioni qualsiasi sforzo per inserire e diffondere pratiche di welfare anche evoluto ed innovativo, come ad esempio lo smartworking, possono diventare inefficaci o addirittura controproducenti con il rischio di aver messo tanta energia nell’implementazione e non ottenere i risultati che ci si aspetterebbe (come ad esempio un aumento dei livelli di engagement).
La felicità nasce dentro una dimensione relazionale, fiduciaria. Generare fiducia è l’esito inatteso di una relazione “non strumentale” basata sulla reciprocità. La fiducia entra in crisi quando subentra l’ideologia secondo cui l’efficienza sia sufficiente per garantire la crescita. La crisi della fiducia si genera ogni qualvolta si pensa che il mercato possa fare a meno della capacità contributiva ed espressiva delle persone.
La lontananza della maggior parte delle aziende da questi linguaggi nasce dal fatto che ancora non si è andati in profondità su queste tematiche principalmente perché esistono tutt’ora molti stereotipi. Il temine felicità genera reazioni, accende i confronti, scatena convinzioni spesso limitanti. Inoltre queste tematiche, nonostante l’ampia letteratura, non sono ancora oggetto di programmi accademici o di alta formazione. C’è quindi poca conoscenza e confusione. In questo contesto il Chief Happiness Officer ha un ruolo fondamentale perché è un interlocutore preparato, competente, solido che può permette di accelerare il cambiamento culturale all’interno delle organizzazioni. Non è una nuova figura aziendale ma è una persona che riceve mandato dall’azienda che vuole andare verso questi nuovi modelli, di formarsi, approfondire e coltivare delle competenze per favorire questo cambiamento.
La cultura della “positività” è il prodotto più “aggiornato” dell’evoluzione della coscienza umana e sa rispondere in maniera più funzionale e complessa ai bisogni del nostro tempo e a quelli futuri.
Abbiamo tutte le informazioni e le risorse necessarie per cambiare. Ne abbiamo visti alcuni e l’invito a tutti e a tutti i livelli è di impegnarsi in questa direzione altrimenti, se questo non succede, la natura sceglierà per noi.
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CONTRIBUTI PER LA DIVULGAZIONE
Biografia e spiegazione del proposito di Human RealizatiON sul sito di 2BHappy Agency
Inspirer di Ozadi
Articoli:
Perché un innovation manager dovrebbe essere un CHO
Scienza della felicità e organizzazioni positive
https://wow-webmagazine.com/it/scienza-della-felicita-e-organizzazioni-positive
Leadership positiva
https://wow-webmagazine.com/it/sfide-di-leadership-positiva-evento-5-marzo-cuf-milano
Smartworking si ma non solo
https://www.linkedin.com/pulse/smartworking-si-ma-non-solo-ilaria-santambrogio/
Essere ottimista dipende da te
https://www.linkedin.com/pulse/essere-ottimista-dipende-da-te-ilaria-santambrogio/
Ilaria Santambrogio, founder di Human RealizatiON, esperta di Scienza della Felicità e di Natura applicata al lavoro.
Nella lunga esperienza lavorativa in ambito multinazionale, Ilaria si è distinta per una leadership positiva, un’innata capacità di moderazione e facilitazione di situazioni complesse grazie all’ascolto attivo e ad una forte empatia con gli altri. Ha visto nascere e abbracciato, fin dagli albori, lo smartworking che ha sempre considerato una vera e propria filosofia manageriale. Grazie alla passione per questi temi ha contribuito alla loro diffusione in molte aziende e ho collaborato attivamente con l’Osservatorio Smartworking del Politecnico di Milano. Ha continuato ad approfondire tematiche di leadership e crescita personale studiando Scienza della Felicità e delle Organizzazioni Positive e approcci legati all’efficacia della natura sulle persone e sugli ambienti professionali e domestici. Ha deciso di farsi promotrice di nuovi modelli per diffondere maggiore benessere e positività in ambito professionale aiutando le aziende a creare futuri più belli e inclusivi.
Ha completato il percorso Genio Positivo® di 2BHappy Agency ® e ha ottenuto la certificazione dell’Italian Institutute for Positive Organizations in Chief Happiness Officer (CHO). Collabora con la start up amerciana OZADI che si occupa di come integrare la natura in contesti professionali.